La Chiesa madre dei S.S. Pietro e Paolo è di sicure origini tardo antiche, in quanto, in una lettera di Papa Gregorio Magno, datata 593 dopo Cristo, si parla della presenza del presule pestano e si connette nella dedica alla tradizione dell’approdo di San Paolo in una località agropolese ed a S. Pietro, pescatore come molti degli abitanti del borgo antico.
Alcuni anni fa, durante le opere di restauro dell’edificio, furono rinvenute antiche colonne e reperti d’epoca greco-romana e medievale, che oggi, grazie ad un pavimento trasparente, sono visibili ai visitatori.
L’interno della chiesa è a navata unica con coro, pulpito e confessionali. La posizione centrale nell’assetto viario del borgo antico e l’immediata vicinanza del castello ne rivelano l’enorme valore di fulcro urbanistico religioso.
Il 29 giugno la città di Agropoli festeggia i suoi santi patroni Pietro e Paolo.
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