Quando vieni nel Cilento terra dei Miti, culla della cultura e della Magna Grecia non puoi non visitare il Parco Archeologico di Elea – Velia.
Velia è famosa per essere stata la patria della scuola di filosofia di Parmenide e Zenone. Oltre alla scuola eleatica, il sito archeologico di Velia narra ancora oggi la storia di una grande città della Magna Grecia con i suoi cittadini, la sua vita quotidiana, i suoi spazi pubblici e privati.
La fondazione risale circa al 540 a.C. ad opera degli abitanti di Focea, città dell’attuale Turchia, che arrivano sulle nostre coste dopo aver abbandonato la madrepatria in quanto sotto assedio dei Persiani. Dopo un lungo viaggio a bordo di navi molto veloci, gli esuli arrivano nel mar Mediterraneo e si insediano nella baia a sud del golfo di Poseidonia, sulla costa del Cilento. La città è chiamata Hyele, dal nome di una sorgente, e poi Elea e Velia in età romana.
La città occupa una parte alta, l’acropoli, e i retrostanti pendii collinari ed è circondata da un ampio circuito di mura che segue il profilo naturale dei suoli. Al suo interno, lo spazio urbano si articola in tre quartieri distinti, ancora oggi visibili, messi in comunicazione tra loro da valloni, uno dei quali monumentalizzato dalla costruzione della straordinaria “Porta Rosa”, il più antico esempio di arco a tutto sesto d’Italia.
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Varcorvio
un mese faUna piacevolissima sorpresa. Non conoscevo questo Parco Archeologico, Velia in età romana è la famosa Elea greca, patria di due giganti della mia filosofia 'liceale', Parmenide e Zenone. Il biglietto è cumulativo con quello di Paestum, io ho comunque usufruito del gratuito della prima domenica del mese. Una premessa, bisogna essere in buone condizioni fisiche per poter fare una visita completa dell'area: si sale parecchio e anzi, le cose più belle da vedere sono tutte su; non parlo di un'esperienza da trekking naturalmente ma lo sconsiglio a persone anziane o con qualche problemino a camminare. La visita vive il suo clou in cima, dove sono presenti la Torre Angioina, la Cappella Palatina e la Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, queste ultime due in particolare sono allestite a piccoli musei, la prima molto scenografica con una narrazione greca di Erodoto che narra dell'arrivo dei Focei, la seconda dedicata ai due grandi filosofi sopra citati, testa di Zenone ed erma di Parmenide, con due schermi che descrivono il loro pensiero. La visita non si limita alla sola Acropoli, Elea/Velia era molto vasta. Il mio tempo di visita, con due bambini 5-6 anni che comunque si sono divertiti molto, è stato di 4 ore. Tantissimi i pannelli da leggere, sito molto curato, bel bookshop, non c'è bar ma c'è qualche distributore, in ogni caso siamo ai margini della zona abitata. Splendido il panorama dall'Acropoli e dalla cima della torre Angioina. Parcheggio fuori molto comodo e gratuito, facile arrivarci.
Alberto Tonnina
5 mesi faSito archeologico poco conosciuto ma ben curato e molto interessante, la visita richiede un paio d'ore ed un po' di fatica, ma ne vale assolutamente la pena. Il Parco dispone di un ampio parcheggio ed è visitabile anche da persone diversamente abili. Il biglietto d'ingresso al, valido tre giorni, è utilizzabile anche per il Museo ed il Parco Archeologico di Paestum.
A D
2 mesi faAbbiamo visitato questo parco archeologico durante la BMTA (Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico). Per l’occasione l’ingresso era gratuito e in più abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati da una guida che è riuscita a trasmetterci la sua passione e farci innamorare di questo luogo che è stata una grande e bella scoperta. La visita dura all’incirca due ore e si consiglia di indossare scarpe adatte per strade disconnesse considerato che ci sono tratti in salita con una pendenza significativa. La visita può essere effettuata anche in autonomia ma penso che una guida che racconta i fatti di storia con emozione sia un valore aggiunto al fascino di questo luogo.
Fabio Bellintani
5 mesi faInaspettatamente una visita molto interessante. L' estensione del parco è veramente enorme, cosa che non sembra dall'esterno. Se non si vuole pagare per una guida locale, l'escursione può essere fatta in completa autonomia; un PDF con la mappa del sito è disponibile per il download e tutti i principali edifici/luoghi sono dotati di pannelli informativi molto dettagliati. In particolare, meritano una sosta più approfondita: la famosa Porta Rosa, la villa romana con affreschi, la torre, l'anfiteatro e le terme greche con ancora canali d'acqua funzionanti. Per la morfologia del sito è consigliabile usare scarpe da trekking.
Antonio Padula
3 mesi faIl luogo dove è possibile rivivere la storia della civiltà mediterranea nei secoli. Un tesoro del Cilento e del Sud Italia dove è facile immaginare più di 2500 anni di vita di una città. Percorsi accessibili anche a chi usa una carrozzina. Molti pannelli con spiegazioni e cartine, strutture moderne di accoglienza ben tenute e personale gentile e disponibile a dare indicazioni. Scarpe da tracking leggero e bastoncini consigliati per una visita senza troppa fatica.