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porta rosa velia

Quando vieni nel Cilento terra dei Miti, culla della cultura e della Magna Grecia non puoi non visitare il Parco Archeologico di Elea – Velia.

Velia è famosa per essere stata la patria della scuola di filosofia di Parmenide e Zenone. Oltre alla scuola eleatica, il sito archeologico di Velia narra ancora oggi la storia di una grande città della Magna Grecia con i suoi cittadini, la sua vita quotidiana, i suoi spazi pubblici e privati.

La fondazione risale circa al 540 a.C. ad opera degli abitanti di Focea, città dell’attuale Turchia, che arrivano sulle nostre coste dopo aver abbandonato la madrepatria in quanto sotto assedio dei Persiani. Dopo un lungo viaggio a bordo di navi molto veloci, gli esuli arrivano nel mar Mediterraneo e si insediano nella baia a sud del golfo di Poseidonia, sulla costa del Cilento. La città è chiamata Hyele, dal nome di una sorgente, e poi Elea e Velia in età romana.

La città occupa una parte alta, l’acropoli, e i retrostanti pendii collinari ed è circondata da un ampio circuito di mura che segue il profilo naturale dei suoli. Al suo interno, lo spazio urbano si articola in tre quartieri distinti, ancora oggi visibili, messi in comunicazione tra loro da valloni, uno dei quali monumentalizzato dalla costruzione della straordinaria “Porta Rosa”, il più antico esempio di arco a tutto sesto d’Italia.

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Recensioni Google

4,4
2.101 recensioni
  • Simone Cesarano
    Simone Cesarano
    3 settimane fa

    Il parco archeologico di Velia è uno dei luoghi più importanti sia dal punto di vista storico che archeologico, infatti ci permette di conoscere la storia di tantissimi popoli che lo hanno fondato, abitato e conquistato. Dai Focesi, ai Romani fino ad arrivare ai popoli del Medioevo e al regno di Napoli. Il parco è ben tenuto, secondo me avrebbe bisogno di un museo visitabile con tutti i reperti trovati al suo interno così da arricchire la visita. Consiglio la visita.

  • Alberto Tonnina
    Alberto Tonnina
    2 mesi fa

    Sito archeologico poco conosciuto ma ben curato e molto interessante, la visita richiede un paio d'ore ed un po' di fatica, ma ne vale assolutamente la pena. Il Parco dispone di un ampio parcheggio ed è visitabile anche da persone diversamente abili. Il biglietto d'ingresso al, valido tre giorni, è utilizzabile anche per il Museo ed il Parco Archeologico di Paestum.

  • Fabio Bellintani

    Inaspettatamente una visita molto interessante. L' estensione del parco è veramente enorme, cosa che non sembra dall'esterno. Se non si vuole pagare per una guida locale, l'escursione può essere fatta in completa autonomia; un PDF con la mappa del sito è disponibile per il download e tutti i principali edifici/luoghi sono dotati di pannelli informativi molto dettagliati. In particolare, meritano una sosta più approfondita: la famosa Porta Rosa, la villa romana con affreschi, la torre, l'anfiteatro e le terme greche con ancora canali d'acqua funzionanti. Per la morfologia del sito è consigliabile usare scarpe da trekking.

  • Antonio Padula
    Antonio Padula
    4 settimane fa

    Il luogo dove è possibile rivivere la storia della civiltà mediterranea nei secoli. Un tesoro del Cilento e del Sud Italia dove è facile immaginare più di 2500 anni di vita di una città. Percorsi accessibili anche a chi usa una carrozzina. Molti pannelli con spiegazioni e cartine, strutture moderne di accoglienza ben tenute e personale gentile e disponibile a dare indicazioni. Scarpe da tracking leggero e bastoncini consigliati per una visita senza troppa fatica.

  • Daniela Fortuna
    Daniela Fortuna
    3 mesi fa

    Siamo stati in questo parco archeologico e ne abbiamo ricevuto una buona impressione. Ci sono resti dell'antica città di Elea, a cui si sono poi sovrapposti quelli della latina Velia e dell'insediamento medievale; bellissima la torre con terrazza visitabile e molto panoramica. Interessante il piccolo approfondimento virtuale scaricabile tramite QR code. Bellissimi i busti in marmo di Parmenide e di Zenone. Inoltre, acquistando il biglietto cumulativo, si può accedere gratuitamente al parco archeologico di Paestum e al relativo museo, dove si trova la famosissima tomba del Tuffatore.

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