Castellabate, comune diventato famoso anche grazie al film di grande successo “Benvenuti al Sud”, interpretato tra gli altri da Claudio Bisio, Alessandro Siani e Angela Finocchiaro, prende il nome, appunto, dal suo castello “il Castello dell’Abate” o Castrum Abbatis. L’imponente edificio fu fatto edificare da san Costabile Gentilcore che, nel 1123, è divenuto patrono della famosa cittadina e celebrato tutti gli anni il 17 febbraio.
Una fortezza eretta a difesa del territorio e della popolazione dagli attacchi dei Saraceni, all’interno della quale scorreva la vita del borgo.
La struttura è visitabile tutto l’anno.
Oltre al castello abbiamo il borgo storico, divenuto, nel tempo, un’ambita location per eventi e manifestazioni artistiche e culturali, che si dipana intorno alle sue mura. La fortezza è costituita di mura perimetrali con quattro torri angolari. All’interno, un dedalo di vie, vicoli in pietra viva e passaggi strettissimi al di sotto delle case; sotterranei che, secondo alcune leggende, erano stati realizzati per consentire, in caso di invasione, la fuga della popolazione verso le spiagge della frazione marinara di Santa Maria.
Non lontano dal Castello, in Via Duomo, sorge la Basilica di Santa Maria de Giulia, una chiesa del XII secolo costruita in stile romanico, vi conservate numerose opere di pregio, quali un dipinto che raffigura San Michele Arcangelo vittorioso su Satana e un Trittico di Pavanino da Palermo, con una Madonna in trono con Bambino e Santi.
Non mancano numerosi edifici e palazzi nobiliari e altri luoghi di culto come la Cappella del Rosario, una piccola chiesa della seconda metà del ‘500, realizzata sul sagrato della Basilica Santa Maria de Giulia.
Infine, imperdibile è l’eccezionale panorama che si può ammirare dal Belvedere San Costabile; qui, Gioacchino Murat, cognato di Napoleone e re di Napoli, affacciandovisi pronunciò la celebre frase “qui non si muore”, riferendosi all’aria pura e al panorama che riempie di bellezza gli occhi di ogni visitatore.
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